Nata a Detroit, Aunia Kahn è una donna che ha conosciuto la vera sofferenza nel corso della sua vita, ma che ha trovato il coraggio di reagire, sfogando la sua rabbia, il suo dolore e la parte più oscura della sua anima in molteplici progetti, artistici e musicali, ma anche aiutando i più deboli – donne e animali soprattutto – attraverso una serie di eventi benefici, mostre e raccolte di fondi.
La sua carriera artistica è iniziata ufficialmente nel gennaio del 2005, con una prima mostra dei suoi lavori. Il successo è stato immediato, al punto che nel 2006 e nel 2007 le mostre a lei dedicate sono aumentate a livello esponenziale. Per il 2008 ha già in programma una ventina di esibizioni, ma già ne sono in preparazione molte altre.
Negli ultimi anni ha tenuto conferenze sull'arte e sulla sua carriera di artista all'Emory College (GA), Alla Washington University School of Medicine (MO), all'Art Mart (MO) e in varie altre scuole.
La vulcanica Aunia sta anche lavorando a un film, stile Sin City, dal titolo The Dead and the Dreaming, composto da otto episodi uniti da una caratteristica fondamentale: il sangue scorre a fiotti, colorando tavole in bianco e nero, così come ci ha abituato il grande Frank Miller.
The Dead and the Dreaming mostra la morte da più punti di vista: non è mai giusta, sbagliata o semplice. Quella che verrà rappresentata nel film è una morte folle, sanguinaria e spaventosa che sembra dare vita allla materia dei nostri incubi. Protagonisti degli otto episodi che compongono il film saranno ad esempio un assassino che si vanta di aver trovato la sua moralità in un funerale, un serial killer ossessionato dal fotografo che lo segue, due malati terminali che, per passare il tempo, giocano alla roulette russa: il grottesco viene qui accompagnato da litri e litri di sangue che scorrono sin dalle prime scene. Otto vignette macabre che ci mostrano quello che in realtà non è mai stato un segreto: la morte esiste e non è una bella cosa.
I testi del film sono di Wolfgang Lehmkuhl e Daniel Probst, mentre Aunia Kahn figura come attrice e come disegnatrice del libro a fumetti che farà da apripista film, per far conoscere, attraverso cinque storie, tutti i personaggi che saranno protagonisti di The Dead and the Dreaming.
Al momento, Aunia sta lavorando a due progetti grafici: il libro Dante Dahl e il set di tarocchi Silver Era tarot deck. Il primo è un dark storybook che sta realizzando con la collaborazione del regista e scrittore Wolfgang Lehmkuhl, mentre il secondo è un set di tarocchi abbinato a un libro d'arte e poesia, con le immagini che reinterpretano idee classiche e storiche grazie alle nuove tecnologie. Ad accompagnarla in questa nuova sfida c'è lo scrittore e giornalista Russel Moon, che dal 2002 la segue anche nel suo progetto musicale AfterChain, al quale Aunia ha iniziato a lavorare dal 2000. Nel 2002, proprio insieme a Moon, Aunia ha aperto la Silencer Records, una piccola etichetta discografica che è stata poi venduta nel 2004. Proprio in quell’anno Aunia di prendersi una pausa dalla sua carriera musicale per dedicarsi a quella artistica, coi risultati che già sappiamo.
Siamo solo ai primi mesi del 2008 e hai già in programma oltre 20 mostre. Nel 2006 ce ne sono state quasi 30 e nel 2007 oltre 50. Ti chiedi mai perchè la tua arte piaccia così tanto?
Certo che me lo chiedo. Credo che l’interesse nei confronti del mio lavoro vada al di là dell’estetica. Si tratta della facilità con la quale le persone riescono a relazionarsi alle mie immagini. Anche se a volte sono molto sfacciate e dirette, le mie tele lasciano molto spazio all'osservatore per interpretarle in modo molto personale. Almeno questo è quello che sono riuscita a capire da tutte le persone che ho incontrato e dai commenti che ho potuto ascoltare nel corso degli anni.
Aunia, mi stavo chiedendo come fai a trovare il tempo per realizzare tutti questi progetti: dì la verità, dormi mai?
Sonno? Chi ne ha bisogno? Ma sì, la verità è che anche io dormo. A volte dormo molto meno di quanto mi piacerebbe, ma cerco di tenere un certo equilibrio in tutto quello che faccio, soprattutto evitando di trascurare cose necessarie come il sonno, altrimenti non riuscirei a star dietro a tutto.
Fai parte del consiglio direttivo del progetto “Darkest Dreams a Lighted Way”, che espone annualmente opere di artisti che hanno subito abusi, per aiutare altre vittime. Tu stessa ti definisci una donna maltrattata, che ha sofferto molto. Ti va di parlarne?
In realtà sono l'unico direttore, creatore e curatore dell'intero progetto. Vorrei però anche dare il giusto risalto alla Washington University School of Medicine per fornito l’ispirazione di questa mostra, quando sono stata coinvolta nel MOHOP (Mental Health Outreach Program) Emancipation Show del 2007. Questo programma unisce gli artisti che soffrono di malattie mentali e concede la possibilità di mostrare la loro arte e di partecipare a conferenze per discutere di questi argomenti difficili. Ho mostrato i miei lavori e ho fatto parte del gruppo di discussione l'anno scorso, ma ci sarò di nuovo questo Febbraio. Vedere la speranza negli occhi di quegli artisti che soffrono di casi di malattie mentali, debilitanti ed estreme, mi ha incoraggiato a iniziare questa mostra annuale, “Darkest Dreams a Lighted Way”, che non solo si occupa di malattie mentali ma anche di abusi: a volte entrambe le cose vanno a braccetto. Uno dei nostri ospiti di quest'anno è il famosissimo artista Michael Bell, che da anni dipinge su commissione di attori famosi provenienti da serial come I Soprano, CSI: Miami o Law and Order e per questo è stato definito il “Celebrity Artist” per eccellenza (www.mbellart.com).
Al contrario di altri artisti, tu sei molto attiva sul fronte della beneficenza. Aiuti le vittime di abusi, combatti la discriminazione delle donne e ti batti contro la violenza agli animali, tema che peraltro troppo spesso viene dimenticato. Cosa ti spinge a farlo?
Se non usi i tuoi doni per migliorare il mondo, allora dovresti chiederti perchè mai ti sarebbero stati dati. Io ho lavorato molto duramente per arrivare dove sono e finalmente questo lavoro sta dando i suoi frutti, non solo per me ma anche per le cose in cui credo. Grazie alla mia popolarità sono riuscita a usare la mia arte e la mia voce come un mezzo per aiutare cause come la lotta all'AIDS, quella al cancro, le violenze domestiche e quelle sugli animali e molte altre.
Nella tua arte riesci a mescolare pittura, fotografia, arte digitale, illustrazioni, graphic art e qualsiasi altra cosa ti passi per la mente. Possiamo quindi considerarti una dark artist “ibrida”. Cosa vuoi trasmettere con questo ipnotico mix di mezzi artistici e che cosa provi quando stai creando uno dei tuoi lavori?
Oh, vado in qualche mondo parallelo quando creo. È difficile per chiunque provare a parlarmi in quei momenti e se vengo interrotta mi agito moltissimo. Sono così lontana, chiusa in me stessa, che a volte sono proprio convinta di aver visitato altri spazi e altri tempi. Qualche volta questo mi fa sentire bene, altre volte un po’ meno, ma in ogni caso le mie emozioni subiscono una forte impennata mentre creo.
Vuoi dirci qualcosa del progetto Afterchain? Ora che sei così impegnata con l'arte, vorresti prenderti un'altra pausa dalla musica, oppure ci sorprenderai con nuove canzoni e nuovi video?
AfterChain è il mio progetto da solista di musica elettronica/industriale, iniziato nel 2000. Non riesco più a dedicargli molto tempo, così come facevo negli anni scorsi, ma è comunque una cosa a cui tengo moltissimo. La musica in generale è qualcosa che mi sono sempre portata nel cuore e quando ne creo, così come avviene per la mia arte, mi sento come rinata. Ho aperto i concerti degli Android Lust nell'agosto del 2007 e vorrei riuscire a organizzare qualche altro show nel 2008, nonostante la mia agenda sia piena di mostre. Sono sola in questo e, quindi, faccio molta più fatica a seguire tutto.
Il “Silver Era Tarot” è una novità assoluta, anche per una innovatrice come te. Sei riuscita a fondere poesia, arti visuali, significati profondi e immagini storiche in un set di 78 carte. Potresti spiegarci meglio di cosa si tratta e come mai hai deciso di iniziare a lavorare a questo progetto?
Mi sono innamorata delle carte da tarocchi molto tempo fa. Quando le guardi, soprattutto le prime 22, raccontano del cammino della vita. Non c'è bisogno di dirti per quanto tempo ho pensato a come modificare il mio lavoro per iniziare un progetto di questa portata. Era difficile, soprattutto per via del simbolismo e per il tempo e la concentrazione che mi avrebbe portato via. Il mazzo invece è molto funzionale ed è un'interpretazione del Rider-Waite-Smith (il set di tarocchi più famoso al mondo) originale. È tutto in bianco e nero con un tocco di colore. È stato veramente un lavoro minuzioso e frutto dell'amore che provo nei confronti di questo progetto.
Un altro mistero sul quale potresti gettare un po’ di luce è il libro “Dante Dahl” al quale stai lavorando con Wolfgang Lehmkuhl. Ce ne puoi parlare?
Mi è stato detto che mi avrebbero amputato una gamba se avessi spifferato qualche dettaglio di troppo sul libro! Quindi vi posso solo dire che è una fusione di parole e arte avvenuta tra me e Wolfgang e che verrà dato alla stampa in un futuro, spero non troppo lontano.
Avete già iniziato a lavorare sul set di "The Dead and the Dreaming"? So che si tratta di un graphic movie, quindi dobbiamo aspettarci un altro Sin City, però con più scene horror? E come mai avete pensato di dividerlo in più episodi?
Siamo ancora nelle prime fasi di sviluppo della produzione. Il film sarà d'azione, un sano mix di bianco e nero con un tocco di colore, ma molto più realistico di Sin City. Sarà diviso in otto storie, che seguono però tutte lo stesso tema. Alcuni dei personaggi di una storia, per esempio, riemergeranno in un'altra. Abbiamo creato un’insieme di personaggi memorabile: alcuni sono simpatici, altri grotteschi, ma la maggior parte hanno sia un lato ironico sia uno oscuro. Il pubblico imparerà a conoscerli grazie a una serie di fumetti che verrà pubblicata a breve e che farà da apripista al film.
Se dovessi fare un bilancio della tua carriera dall'inizio fino ad oggi, sarebbe positivo?
Si, sicuramente lo sarebbe. Ogni passo che ho compiuto mi ha migliorato, in un modo o nell'altro. Non va sempre tutto bene, però si può imparare anche dagli errori. Sono felice di aver compiuto questo percorso che mi ha portata ad essere quella che sono oggi.
Abbiamo qualche possibilità di vederti in Italia nel 2008? Temo che non saranno molti quelli che potranno venire ad ammirare le tue immagini in una delle numerose mostre sparse per gli Stati Uniti!
Mi piacerebbe moltissimo. Non appena ne avrò l'opportunità sarò felice di venire in Italia.
Il sito personale di Aunia: www.findkahn.com
Il sito ufficiale del film: www.thedeadandthedreaming.com
Aunia Kahn
Aunia Kahn
4 commenti
Aggiungi un commentoDavvero bello lo stile di questa artista, e dalla tua intervista mi sembra che abbia anche una bella personalità.
Grazie per avermela fatta conoscere!
Ti ringrazio, sono contenta ti sia piaciuta l'intervista Aunia è una persona incredibile e dal cuore grande, anche se non esita a tirare fuori le unghie quando la situazione lo richiede!
Che ficata una donna così: è eccezionale! Cioè ha la capacità di spaziare in vari generi... è raro incontrare una persona cosi versatile! Poi è anche una bella persona: il successo se lo merita!
E' verissimo e sono molto pochi gli artisti così versatili. Direi che la creatività di Aunia ha rotto tutti gli argini, praticamente riesce a fare di tutto e con una tale passione che ogni sua iniziativa si rivela un successo!
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