Appena uscito negli Stati Uniti, Le Colline hanno gli occhi II, di Martin Weisz, non ha ricevuto una buona accoglienza. La critica lo ha stroncato, meravigliandosi del fatto che, nonostante la presenza continua sul set del regista del primo film, Wes Craven, il sequel manchi di avventura, personaggi incisivi e, ovviamente, della giusta dose di paura.
Secondo la critica, uno dei principali elementi che resero memorabili i precedenti film (compreso il sequel del 2006 firmato da Alexandre Aja) era la discreta caratterizzazione dei personaggi, sia i buoni che i cattivi. Si trattava infatti di famiglie che lottavano per la sopravvivenza, e che si erano inselvatichite per non soccombere. Tutto questo, secondo la stampa USA, sarebbe stato perso nel sequel del film. I protagonisti ora sono un gruppo di reclute della Guardia Nazionale che devono portare dei rifornimenti a un avamposto militare/scientifico nel Nuovo Messico. In questo scenario si potrebbero cogliere alcune metafore, ma i critici sospettano che non ci sia nessun messaggio, né politico né sociale, e che il tutto si trasformi semplicemente in una grottesca imitazione di Aliens.
Il pubblico statunitense ha premiato il film con circa 9 milioni di dollari di incassi il primo week-end di programmazione. Non si è ripetuto il successo dell'episodio precedente, che recuperò il budget in appena due giorni di programmazine. Non ci resta che aspettare allora l'11 Maggio 2007 per poter vedere finalmente il film al cinema in Italia ed esprimere la nostra opinione, ma a titolo di curiosità riportiamo alcune tra le critiche più significative:
Gli unici [al cinema] che saltano dalla poltrona sono le persone che si alzano per bere.
Michael Rechtshaffen
Hollywood Reporter
Dopo questa disgrazia, sarebbe ora di chiudere gli occhi a queste colline.
James Berardinelli
ReelViews
Sebbene la pubblicità avvisi 'i più fortunati muoiono prima', la verità è che 'i più furbi se ne vanno subito'.
Colin Covert
Minneapolis Star Tribune
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