Può un horror spaventare a morte ancor prima di essere visto? Ghost Train di Takeshi Furusawa sembrerebbe un film del genere. A pochi giorni dal suo debutto cinematografico USA, il 23 novembre, si è deciso di ritirare le locandine internazionali perché giudicate "troppo spaventose". Un terrificante bambino-zombie che ochieggiava dal poster è stato sostituito da un visual simile a quello qui riportato. A quanto pare la richiesta di modifiche è giunta dalla società che gestisce i trasporti metropolitani in Giappone.
Evidentemente l'azienda teme una cattiva pubblicità, visto che il film è ambientato proprio nel colossale intrico di gallerie che forma la metropolitana di Tokio.
Protagonista della pellicola è la liceale Nana. Dopo essere stata testimone di un incidente a un treno, la ragazza inizia a vedere uno spettro che abita nelle stazioni della metropolitana. Inquietanti fenomeni precedono la scomparsa della sorella minore di Nana. E gli indizi portano verso i binari morti delle ferrovie, dove gli spiriti del sottosuolo trattengono la piccola.
A giudicare dal trailer, Ghost train sembrerebbe mantenere le promesse. Tuttavia il film è già uscito in Corea e in Giappone, ed è stato presentato a qualche festival: i consensi non sono unanimi e qualcuno parla di un horror che non aggiunge molto alla già ricca produzione orientale.
Tra i protagonisti segnaliamo Erika Sawajiri, Shun Oguri, Miyoko Asada. Da notare la presenza dell'affascinante Aya Sugimoto, ex indossatrice famosa in Occidente per aver recitato nei bollenti film sul bondage Hana to ebi e Flower and Snake II.
Ghost train è distribuito a livello internazionale dalla Intercontinental. Siamo in attesa della data di uscita italiana.
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