Siamo alle solite: quando non è colpa di Dylan Dog e dei fumetti splatter i moralisti puntano il dito su qualche videogioco o un film particolarmente violento. Meglio scaricare le colpe piuttosto che riflettere e prendersi le dovute responsabilità.
Questa volta è toccato al videogame Manhunt, un videogame che vi mette nei panni di un feroce assassino che, dovendo scappare da Carcer City, si “arrangia” con ogni tipo di arma che riesce a trovare.
Il gioco è prodotto dalla Rockstar North che aveva già avuto qualche problema con il controverso Grand Theft Auto.
Warren Le Blanc, 17 anni, ha chiesto al suo amico Stefan Pakeerah, 14 anni, di raggiungerlo al parco e lo ha poi massacrato a colpi di maglio e coltello dichiarando di non aver avuto intenzione di uccidere ma di aver perso la testa alla visione del sangue.
I genitori di Stefan sono convinti che il modus operandi di Warren presenti clamorose analogie con le uccisioni presenti nel videogame e ne hanno chiesto il ritiro dal commercio. La Rockstar North, pur dichiarandosi vicina alla famiglia Pakeerah in un momento di lutto rifiuta ogni tipo di associazione fra l’omicidio e il loro gioco.
Un effetto è comunque già stato raggiunto in quanto il gruppo Dixons, proprietario della più grande catena di vendita di articoli per computer in Inghilterra, ha ritirato il videogioco dagli scaffali.
31 commenti
Aggiungi un commentoProbabilmente perchè le canne non portano dindi nelle casse dei monopoli di stato...
Ah, okay. Ora mi è chiaro.
HAHAHAHAHAHAHA
Dio che caldo che fa qui...
Ecco,era giusto la polemica che volevo fare ma sulla quale mi sono trattenuta...non provocate questa piccola testolina malata...che deve ancora abituarsi alla nuova faccia di garrett oltretutto...
Aggirnamento:La polizia ha chiarito che il ragazzino è stato ucciso dal compagno per prendere alcuni soldi .L ' omicida non conosceva il gioco in questione, bensì una copia è stata trovata in casa della vittima.
Allora qui il discorso è un altro...
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