Ecco qualche novità su George Romero pubblicata sulle pagine di Variety. La rivista americana, che attinge solamente da fonti attendibili, ci assicura che con ogni probabilità il papà degli zombi tornerà finalmente a farci paura dal grande schermo.
Il progetto, che ha già cambiato nome parecchie volte (Twilight of the Dead, Dead Reckoning... ora si chiama Land of the dead) ha trovato finalmente una produzione degna di questo nome con Mark Anton e Bernie Goldmann della Atmosphere che si affiancheranno a Robert Grunwald (della Romero-Grunwald Prods.). I tre hanno messo insieme un budget che oltrepassa fin d’ora i dieci milioni di dollari, somma che Romero non aveva mai avuto prima d’ora per un singolo film. Le riprese inizieranno in ottobre a Winipeg o Pittsburgh partendo dalla solida sceneggiatura romeriana.
Land of the dead prende il via da parecchi anni nel futuro rispetto agli eventi descritti in Day of the dead: gli umani hanno ripreso una vita semi-normale all’interno di enormi grattacieli-fortezza che li isolano dalle pianure americane totalmente in mano agli zombi. Figure importanti in queste fortezze sono gli uomini che, alla guida di potenti camion corazzati e ben armati, girano per il Paese cercando di raccogliere ogni tipo di merce possibile da riportare nelle roccaforti. Romero, nella versione dello script che conosciamo, ha affidato nuovamente il ruolo principale a un uomo di colore. Sarà appunto suo il compito di fronteggiare una nuova minaccia, alcuni zombi che sembrano evolversi e sviluppare sufficiente ingegno da progettare raid e intrusioni all’interno delle fortezze. Questa e molta altra ancora la carne che il decano dell’horror ha messo sul fuoco in quello che sembra un barbecue misto fra il classico zombie movie e il survival post atomico alla Mad Max. Non ci resta che attendere fiduciosi la fine delle riprese!
23 commenti
Aggiungi un commentoO gaudio, vedo che hai comprato lo stesso mio pacchetto vacanze, deve essere un tour operator diffuso!
Ma perché andare via quando ci pensano già gli altri a togliersi dalle p****, in nome di un qualche rito sacro del capitalismo di cui neanche più loro sanno il motivo? Firmato: un John Trent sociologico
Ehmmm, sì, avresti anche ragione però devi anche tenere conto della variabile geografica, nel senso che qualsiasi altro posto (o quasi) è migliore di una distesa di cemento in luglio... Quando cammino e vedo le onde del calore alzarsi dall'asfalto verrebbe voglia anche a me di tracciarmi croci sul corpo...
L'hai detto... l'hai proprio detto Elvezio...
Confesso che avevo scambiato le onde di calore sollevate dal catrame bollente per un bagno di cottura... Mi sembrava quasi di essere al mare, con le comodità di uno scaldabagno per giganti...
Un fancaXista...
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