Scorrendo la lista dei videogame che diventano film, ci si imbatte anche in Doom, al cinema il 21 ottobre (nelle sale italiane l'appuntamento è per l'11 novembre 2005).

Affidato alla regia di Andrzej Bartkowiak e scritto da Dave Callaham, al quale è stata affidata la titanica impresa di trasformare un soggetto scarno e risibile come quello del gioco in un vero e proprio film, la produzione può contare sulla presenza di Dwayne Johnson (il wrestler The Rock), Karl Urban (Eomer del Signore degli anelli) e Rosamund Pike.

Certo non è grazie alla trama elementare che il gioco ha avuto successo. Violento al limite dello splatter, veloce e ansiogeno, deve gran parte della sua fortuna alla particolare soggettiva 'in prima persona', ed è questa la novità più evidente nel trailer che da qualche giorno è disponibile all'indirizzo:

movies.yahoo.com/feature/doom.html

La telecamera sembra montata direttamente sul fucile a pompa del marine di turno (o motosega o cannone al plasma), e avanza nei corridoi della stazione scientifica marziana senza sapere cosa si nasconde dietro la prossima svolta.

Improbabile ricostruire sul grande schermo la mistura di minaccia e paura che l'avanzare lungo diversi livelli creava nel giocatore che tentava di sopravvivere agli incessanti assalti di ogni tipo di avversario, utilizzando le differenti armi che era possibile raccogliere durante il difficoltoso cammino.

L'accompagnamento del tema musicale composto dai Tweaker di Chris Vrenna (ex membro dei Nine Inch Nails, Vrenna in passato ha collaborato con Reznor alla creazione dell'angosciante colonna sonora del primo Quake) contribuiva ad aumentare la tensione e l'ansia di scoprire dietro ogni portellone nuove aberranti mostruosità.

Doom diventò, nel bene e nel male, uno dei capostipite del videogame moderno, il film sarà in grado di lasciare un segno altrettanto profondo?