Maurizio Cometto – Cristiano Saccoccia
Hai scritto molti racconti che esplorano il confine tra il reale e il fantastico. Cosa ti ispira maggiormente quando costruisci mondi surreali o atmosfere inquietanti?
Ciao Cristiano, e grazie per la bella opportunità. Le ispirazioni possono essere le più disparate. Alla fine ciò che mi interessa è che il fantastico, o l’inquietante, non sia fine a sé stesso, ma si leghi indissolubilmente con i personaggi o con la situazione sociale descritta. Un fantastico visto come specchio deformante (o specchio della verità) rispetto alle pulsioni umane, insomma.
Dirigi alcune collane Delos Digital, ci parli di questi progetti e dei titoli più perturbanti?
Ormai da un anno sono il responsabile della collana Frattali di Delos Digital, dedicata al realismo magico e al fantastico puro, con un occhio di riguardo per le opere poco classificabili, che avrebbero difficoltà a trovare spazio altrove. E’ difficile scegliere qualche titolo, ognuno ha un ché di perturbante. “Invasione” di Massimo Gardella, per esempio, ha un finale che spiazza e in parte anche raccapriccia; ne “L’ultima estate del mondo” di Simonetta Olivo vi sono alcuni racconti che regalano piacevoli brividi d’inquietudine, come “Luch” o “La piscina”; “Asadullah” di Alessandro Goffi presenta momenti addirittura horror, anche se è una storia di crescita e formazione; in “Libro degli inferni e dei trifogli” vi è un racconto, “Le vecchie”, che mi ha ricordato un mix tra Miyazaki e il miglior Barker; in “Le gemelle” di Marco Faré è il mistero rappresentato dalla comunicazione telepatica a regalarci dei brividi. La costante della collana è che a ogni pagina può sorprendere, e regala emozioni di qualunque tipo.
Nel panorama letterario italiano, l’horror e il fantastico sono generi che spesso rimangono di nicchia. Come vedi l'evoluzione di questi generi in Italia?
Se parliamo di narrativa, esiste molto fantastico pubblicato anche dagli editori più grandi, senza fare esempi come Harry Potter, King o George Martin, basti pensare alle miriadi di testi young adult che contengono elementi comunque fantastici o distopici. Io penso che il fantastico non passerà mai di moda, e saprà trasformarsi e riprodursi nei generi e nei modi più svariati. Esiste poi il mondo degli editori più piccoli, dove vengono pubblicati anche molti italiani di talento. Insomma, chi sa cercare può trovare di che essere soddisfatto. Certo, gli scrittori italiani ancora faticano a farsi spazio tra le major, tranne alcuni nomi, e sempre le major dimostrano pochissimo coraggio nel rischiare, andando a copiare mode dai concorrenti, o soprattutto importando nomi sicuri e tendenze già consolidate dall’estero. Tuttavia io penso che si vada sempre di più verso una frantumazione del mercato, e verso la specializzazione editoriale favorita anche dalle piattaforme di vendita online, per cui, come già adesso, l’offerta invece che diminuire si amplierà ancora, e gli appassionati sapranno trovare cosa cercano (anche se fenomeni come il self publishing, parlando in generale, non aiutano a selezionare la qualità).
Vorresti consigliare alcuni titoli adatti all'approssimarsi di Halloween? Siano essi classici o testi moderni.
I due volumetti di “Oscure regioni” di Luigi Musolino; “Storie della serie cremisi” di Lucio Besana; “Insogno” di Simonetta Olivo; e “Giorni al neon” di Linda De Santi. Poi, se volete un’antologia weird di ottima fattura: “Incubus”, curata da Massimiliano Ruzzante, e uscita per Dagon Press.
Ci sono autori o opere che hanno influenzato particolarmente il tuo percorso di scrittore? Se sì, quali sono stati i tuoi riferimenti più importanti?
Ti cito gli autori in ordine sparso, come mi vengono in mente: Julio Cortàzar, Philip K. Dick, Alfredo Castelli, Tiziano Sclavi, Anton Cechov, Guy De Maupassant, Karen Blixen, Katherine Mansfield, Stephen King, Howard P. Lovecraft, Margaret Atwood, Dino Buzzati, Romano Scarpa, Carl Barks, J.R.R. Tolkien, Philip Pulmann, Ursula K. Le Guin, più di recente Giovanni De Feo, Frances Hardinge, Matt Ruff, China Mieville… Ma ce ne sarebbero centinaia di altri. Comunque ogni nuova lettura è sempre una scoperta, e un’occasione per imparare.
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