“Per una qualche coazione, io stesso potrei essere un fantasma, e anche voi. Ci muoviamo cautamente tra pericoli che non conosciamo, salvati da un buonsenso più forte del nostro. E quando sia in noi stessi sia in un altro, quest’osmosi avviene dinnanzi ai nostri occhi, sarà forse un fantasma a scrivere di noi?” (Oliver Onions)
In un universo narrativo intessuto di oscure trame e intrighi sovrannaturali, la raccolta di racconti La bella incantatrice (EdizioniHypnos) di Oliver Onions si distende come un labirinto oscuro e misterioso, invitando il lettore a immergersi nelle profondità della psiche umana e dell'ignoto. Nato nell'incantevole scenario dello Yorkshire, Oliver Onions si distinse come un maestro delle ghost stories, e la sua opera risplende di una rara originalità e visione che lo elevano al rango di unico innovatore nel panorama dell'horror psicologico.
Al centro di questa raccolta si erge il romanzo breve omonimo, La bella incantatrice, una pietra miliare del genere, scritta nel lontano 1911. In questa storia, il confine tra reale e soprannaturale si dissolve in un vortice di ambiguità e ossessione. Attraverso la narrazione avvincente e sottile, Onions scava nelle pieghe più oscure della mente umana, esponendo le fragilità dell'identità e la relatività del tempo e dello spazio.
Accanto a questo capolavoro, la raccolta si arricchisce di altri racconti altrettanto avvincenti e inquietanti. Rooum, Il padrone di casa, La porta di palissandro e La corda tra le travi sono gemme rare che amplificano il mistero e l'orrore, tessendo trame intricate che sfidano le convenzioni e le aspettative del genere. Attraverso la sua scrittura, Onions si erge come un custode dell'ignoto, esplorando i recessi più oscuri della psiche umana e rivelando la fragilità dell'esperienza umana di fronte all'ineffabile. La sua concezione del tempo e dello spazio si trasforma in una dimensione fluida, dove le certezze si dissolvono e le verità sono mutevoli come ombre nella notte. Nell'incanto di queste pagine, il lettore è trasportato in un viaggio al di là dei confini del razionale, dove il terrore e la meraviglia si fondono in una sinfonia di emozioni contrastanti. Onions si erge così come un faro nell'oscurità del genere, illuminando le vie tortuose dell'animo umano con una lucidità visionaria e inquietante.
In definitiva, La bella incantatrice si rivela non solo una raccolta di racconti, ma un viaggio nella profondità dell'inconscio, una danza con le tenebre che lascia un'impronta indelebile nella mente e nell'anima di chi osa varcare la soglia del mistero. Con la sua maestria narrativa e la sua visione unica, Oliver Onions si conferma come un gigante del genere, un punto di riferimento per gli amanti dell'horror e dell'occulto, e un custode delle oscure verità che si celano al di là della superficie della realtà.
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