"Non è semplice descrivere la prosa del professor Berneschi Andrea da Arezzo, ne' lo stile davvero peculiare. Trattasi infatti di artigiano, ma un artigiano di quelli sopraffini, di una volta". È con queste parole che Andrea Gibertoni introduce il libro di racconti intitolato Abissi del tempo e dello spazio di Andrea Berneschi, e devo dire che le sue parole sono estremamente centrate. La raccolta comprende 11 racconti che si configurano come altrettanti omaggi a H.P. Lovecraft e all'orrore cosmico, una scelta che sicuramente saprà apprezzare il lettore cultore del genere. Gibertoni ha ragione nel sottolineare come Andrea Berneschi omaggi Lovecraft a modo suo.
La sensazione che si prova, in alcuni momenti, è quella di leggere H.P. Lovecraft sotto l'effetto di LSD. In particolare, il racconto che ho trovato più coinvolgente è il lungo Calyforniathep, che sembra quasi un omaggio a Lovecraft scritto da Philip K. Dick. La storia ci trascina nel mondo di un gruppo di cultisti degli Antichi che si aggirano per le strade della California, diffondendo il verbo che, nel frattempo, si è infiltrato nella cultura popolare, tanto da essere abbracciato persino dai Beatles, che hanno immortalato uno dei Grandi Antichi sul retro della copertina del leggendario White Album. Si tratta di un racconto che, a suo modo, omaggia la controcultura degli anni '60.
Non mancano neppure due agenti dell'FBI, impegnati sotto mentite spoglie nel tentativo di comprendere la natura di questo culto. Alla fine, viene omaggiato anche il racconto Colui che sussurrava nelle tenebre, ma eviterò di rivelare ulteriori dettagli per non guastare il piacere della lettura. Fra le altre storie presenti, tutte comunque piacevoli, mi hanno particolarmente colpito l'omaggio a Lovecraft e ai Magri Notturni in Ali notturne, l'incontro di Dante Alighieri con Nyarlathotep in Dante incontra Nyarlathotep, e anche Follonica, gemellata con Innsmouth, che espande il culto nella nostra penisola, evocando la città sommersa di Zanara, sorta di nuova R'lyeh, posta fra l'isola del Giglio e l'isola di Giannutri. Non posso che consigliare a tutti i cultori del genere (ma non solo) Abissi del tempo e dello spazio. Si tratta di una lettura che non segue pedissequamente il canone lovecraftiano, ma proprio per questo risulta originale.
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