È disponibile Eldorado di Gualtiero Ferrari, edito dai tipi di Delos Digital nella collana The Tube Exposed a cura di Diego Matteucci.
Sinossi: Un sopravvissuto all’apocalisse zombie viene casualmente a conoscenza dell’esistenza di un Eldorado: in gergo di strada un nascondiglio dove può trovare cibo, medicine e armi in abbondanza.
Purtroppo, ad attenderlo a guardia del tesoro c’è un branco di famelici non-morti, troppi per lui da affrontare da solo.
L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, così il protagonista decide di coinvolgere il suo fratello gemello, e insieme riescono a fare breccia nel rifugio sbaragliando i mostri che incontrano sul loro cammino.
Il bottino è oltre le aspettative, e i due trovano abbastanza vettovaglie da permettere loro di vivere agiatamente per diversi anni.
L’avidità, però, corrompe anche gli animi più forti, e il gemello coinvolto in un secondo momento decide di tenere tutto per sé, nonostante i legami di sangue.
Ma l’apparenza inganna, e quello che sembra essere un semplice furto nasconde ben altro: toccherà al protagonista capire quali sono le vere intenzioni del fratello, e di trovare un modo per evitare la trappola che gli è stata tesa.
L’autore: Gualtiero Ferrari nasce a Torino nel 1970, e trascorre la propria adolescenza in questa città, a eccezione di una lunga esperienza di studio all'estero.
Rientrato in Italia si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio, ma espatria prima di terminare il corso di laurea per motivi di lavoro.
Appassionato lettore di fantascienza e fantasy fin da giovane, si rifugia nella scrittura ormai adulto durante un difficile periodo personale.
Parla fluentemente inglese, francese e quel minimo di tedesco necessario a ordinare del cibo caldo e una birra fresca.
Oggi abita in un borgo sulle colline alle porte del capoluogo Piemontese, è felicemente sposato, padre di un figlio appena maggiorenne, e lavora presso un'azienda di meccanica di precisione.
Il suo romanzo d’esordio Zetafobia è stato finalista al Premio Odissea 2017, pubblicato da Delos Digital l’anno seguente, e seguito da Zetafobia 2 – La città morta.
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