Dopo Il Wendigo e altre storie e La casa vuota e altre storie, Providence Press pubblica una nuova raccolta di Algernon Blackwood: Avventure incredibili (Incredible Adventures – Macmillan, 1914), che rappresenta uno dei migliori volumi del maestro inglese, non a caso lodato e considerato fondamentale nella storia della narrativa weird da S.T. Joshi.
Nel volume non è incluso Una discesa in Egitto (A Descent into Egypt), in quanto già pubblicato da Edizioni Hypnos e da Ester Edizioni.
In compenso è stato inserito il racconto inedito Onanonanon.
H.P. Lovecraft in L'orrore soprannaturale nella letteratura esprime la propria opinione riguardo questa antologia:
Nel volume intitolato Avventure incredibili si trovano alcuni dei più bei racconti che l'autore abbia mai scritto, che conducono la fantasia verso riti selvaggi su colline notturne, verso aspetti segreti e terribili che si celano dietro scene mondane, e inimmaginabili e misteriose cripte sotto le sabbie e le piramidi d'Egitto; il tutto con una finezza e uno stile che convincono, laddove un trattamento più crudo o più banale si sarebbe limitato a divertire. Alcuni di questi racconti non sono affatto storie, ma piuttosto studi di impressioni elusive e frammenti di sogni ricordati a metà. La trama è trascurabile, ed è l'atmosfera che regna incontrastata.
In effetti il volume presenta Blackwood al suo meglio. Lo scrittore inglese rimane ancora oggi insuperabile quando si tratta di evocare le forze sconosciute della natura, lasciando trasparire l’esistenza di una dimensione oscura che fa parte della nostra realtà.
Siamo di fronte a una sorta di terrore spirituale e pagano.
Blackwood d’altra parte fece parte della Golden Dawn, un’associazione esoterica di cui ha indubbiamente subito l’influsso.
Ma se in alcuni casi – come in qualche racconto di John Silence o nel romanzo L’accordo umano - si lascia trascinare da un esoterismo troppo di maniera che inficia il risultato finale, in questo caso la sua penna è ispiratissima e riesce a creare un’atmosfera genuina, suggerendo e non mostrando l'orrore, evocando l’indifferenza e l’ostilità delle forze soprannaturali.
Troviamo qui ben due romanzi brevi: La rinascita di Lord Ernie (The Regeneration of Lord Ernie) e I dannati (The Damned), quest’ultimo comparso anche nel volume di Armenia La voce del vento.
In La rinascita di Lord Ernie il protagonista è un giovane aristocratico inglese, indolente e apatico, che viene accompagnato dal suo precettore John Hendricks in un tour per l’Europa. Il viaggio si rivelerà una vera e propria esperienza iniziatica per Lord Ernie.
I dannati potrebbe sembrare invece una semplice storia sulle case infestate, ma si trasforma in una riflessione filosofica sul male e sulle religioni. Il racconto dell'esistenza di una setta di fanatici è satura di un’aura maligna eppure ineffabile che non lascia indifferenti.
I due romanzi brevi erano stati pensati appositamente per questo volume, mentre gli altri racconti erano apparsi in precedenza su rivista.
È il caso di Il Sacrificio (The Sacrifice, prima pubblicazione in “The Quest”, vol. IV, n. 3, Aprile 1913) in cui la scalata di un'alpinista viene narrata in uno stile potente e onirico. Un racconto che ricorda Julius Evola e il suo Meditazioni delle vette. Viandanti del tempo (Wayfarers, prima pubblicazione in “The English Review”, Vol. XIII, n. 1, dicembre 1912) ci parla di reincarnazione: si narra la vicenda di un uomo che, a seguito di un incidente d’auto, compie un vero e proprio viaggio nel tempo all’indietro di 100 anni. Indubbiamente una storia molto toccante.
Infine Onanonanon (prima pubblicazione In “The English Review”, Vol. XXXII, n. 3, marzo 1921) è un racconto autobiografico.
In appendice troviamo anche Algernon Blackwood: un apprezzamento, un acuto articolo di Grace Isabel Colbron, che mette in luce tutte le qualità di questo autore.
Acquisto obbligato per tutti gli appassionati del weird classico e non solo.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID