È disponibile Il giardino dei sicari di Valerio Ragazzini, edito da Edizioni Hypnos nella collana Strane Visioni Digital a cura di Andrea Gibertoni.
Sinossi: Dicono che appena fuori città, racchiuso tra muri cascanti e cancellate arrugginite, ci sia un giardino.
Un giardino molto particolare, perché pare che i fiori che vi sboccino a ogni nuova primavera siano molto strani e le piante che vi crescono diano frutti mai visti prima.
Frutti che possono provocare dolori indicibili, e che uccidono.
Secondo classificato all'ultima edizione del Premio Hypnos, Il giardino dei sicari di Valerio Ragazzini è un’opera che colpisce e che turba, nel solco della migliore tradizione del weird italiano.
Ormai è tutto così fitto che sulla terra è quasi impossibile veder nascere qualcosa di nuovo. Eppure ci sono arbusti simili alle rose, ma più grossi, più tozzi, che a volte si fanno largo e conquistano un lembo di terra tutto per loro. E crescono velocissimi, inaspettati si alzano per uno, due, fino a tre metri di altezza, rompendo qualunque cosa ostacoli questa corsa verso il cielo profondo, tutto nel giro di una manciata di giorni.
L’autore: Valerio Ragazzini (1990) è tra i fondatori dell’associazione culturale Acsè (Faenza) che si occupa di coordinare eventi culturali e pubblicazioni di carattere locale. Dal 2015 cura la sezione dedicata alla letteratura e alla riscoperta di testi “classici” locali Nel 2018 pubblica Quella riga lunga e blu. Gli scrittori romagnoli e il mare (White Line). Nel 2019 vince il primo premio al concorso Faraexcelsior con la raccolta di racconti L’uomo era una bella idea (Fara). Dal 2020 dirige le pubblicazioni de I nipoti dei topi per White Line Edizioni. Collabora inoltre a riviste cartacee di studi locali e approfondimento come L’Ortica e La Piè, e riviste culturali on-line come Pangea, Spore e Poetarum Silva.
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