Fanucci Editore presenta Il figlio della notte di Jack Williamson.
Il classico della letteratura dell’orrore torna in una nuova traduzione, con l’introduzione di Carlo Pagetti e l’illustrazione di copertina di Antonello Silverini.
Sinossi: L’annuncio dei risultati di una spedizione in Mongolia vuole far sapere che esistono persone che possono trasformarsi in animali. Tuttavia, il portavoce della spedizione muore per un improvviso e misterioso attacco durante la conferenza stampa, proprio mentre stava per fornire prove dettagliate sulle sue affermazioni. Il suo amico, il giornalista Will Barbee, sospetta la sua presunta collega, l’affascinante April Bell. Determinato a conoscere la verità, ma anche attratto da Bell, Barbee scopre che in un’epoca passata l’Homo sapiens aveva sconfitto l’Homo lycanthropus ma che i pochi sopravvissuti aspettano il Figlio della notte per riconquistare la loro supremazia.
Mentre si ostina a seguire la sua indagine, Barbee comincia a fare sogni inquietanti in cui compie cose terribili che sono più strane e selvagge dei suoi peggiori incubi. E nella realtà, i suoi amici stanno morendo a uno a uno…
Mentre il mondo di Barbee si sgretola in un’inspiegabile follia, la sensuale e pericolosa April lo spinge a chiedersi: “Chi è il Figlio della notte?” Quando lo scoprirà, desidererà di non essere mai nato.
L’autore: Jack Williamson, pseudonimo di John Stewart Williamson (1908-2006), è stato uno degli scrittori di riferimento della sciencefiction. Fu tra i primi a specializzarsi nella fantascienza, subito dopo che il termine fu coniato da Hugo Gernsback. I primi romanzi risalgono alla fine degli anni Venti, quando la fantascienza, al di là dell’opera dei precursori della letteratura maggiore, come H.G. Wells, Jules Verne e J.H. Rosny Aîné, trovava spazio solo sulle riviste pulp dell’epoca. Williamson non ha mai smesso di scrivere: il suo ultimo libro, The Stonehenge Gate, risale addirittura al 2005, un anno prima della morte, avvenuta a novantotto anni; la sua è una delle carriere più prolifiche e longeve della letteratura di genere, e Il Figlio della notte rimane indiscutibilmente il suo capolavoro.
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