Il Festival del Cinema di Cannes non si è ancora concluso, ma ha già un vincitore (morale). È David Cronenberg, che col suo A history of violence sembra addirittura essere tra i candidati principali per l'assegnazione della prestigiosa Palma d'Oro, che l'anno scorso premiò il sorprendente film coreano Old Boy.
A history of violence, che ha in Viggo Mortensen (Il signore degli anelli, Hidalgo) il suo attore principale, narra degli sconvolgimenti portati all'interno di un nucleo familiare in conseguenza di un atto (letale) di autodifesa portato dal suo capofamiglia nei confronti di un violento malvivente. Sceneggiato da Josh Olson (Infested) e tratto da una graphic novel di Vince Locke (già creatore del personaggio Judge Dredd), il film è stato etichettato come "il film più convenzionale di Cronenberg... anche se il convenzionale cronenberghiano è tutto tranne che convenzionale".
A noi fan dell'horror fa comunque molto piacere sapere che il vecchio David, pur allontanatosi dai lidi bagnati di sangue della spaventosa nuova carne, sia ancora in grado di produrre ottimi film. Non ci resta che aspettare l'autunno (la pellicola dovrebbe uscire il 30 settembre negli USA) per poter giudicare coi nostri occhi il suo ultimo operato. Intanto, per tenerci buoni, possiamo già goderci il trailer del film, da poco disponibile sul sito ufficiale del festival di Cannes.
13 commenti
Aggiungi un commentoBeh Cronenberg e Tsukamoto hanno moltissimi punti in comune, a partire dalle tematiche trattato nei loro film. Non a caso il primo dei due è il mio regista vivente preferito, mentre il secondo fa parte anche lui della mia personale ristretta cerchia degli "intoccabili".
Uè ma chi è Tsukamoto?
Mi vergogno ad ammettere che non l'ho mai sentito e non ho mai visto nula!! ops: Devo stare sui ceci per un po'?
Concordo su Cronenberg e Lynch...Io accosterei Spider a The Straight story di Lynch... Sono due film dove i registi hanno più o meno abbandonato le loro tematiche solite e hanno comunque dimostrato di essere non solo registi particolari per ciò che hanno sempre mostrato ma anche grandi registi, con immense capacità tecniche.
Elv, non criticarmi il trattore di Lynch! Lo trovo fantastico e sempre emozionante...
L'unico dubbio su Spider è che ho letto il libro prima di vedere il film e mi sono detto: cavolo, pane per i denti di cronenberg! Mi sembra invece che abbia tolto tutti gli elementi cronenberghiani, quasi apposta!! Tipo i sogni morbosi etc...
Comunque sono sicuro che Cronenberg non sia morto e sarà sempre lo stesso...è la sua natura. Vedremo.
Non si può vedere e conoscere tutto e ognuno ha le sue, Asterione, ma se puoi recupera qualcosa di Tsukamoto...
Direi... mah... se non hai mai visto nulla almeno il primo Tetsuo (il secondo, BodyHammer, è più sci-fi e warmovie...) e in particolare lo splendido A snake of June, vai a botta sicura.
Ora che mi hai nominato qualche titolo mi è venuto in mente...La conferma me l'ha data imdb. Avevo sentito parlare di A snake of June. Conosco poco il cinema fantastico orientale... dovrò approfondire.
Il primo Tetsuo è davvero disturbante, il secondo non è da meno ma si tinge di una estetica postcyberpunk più accattivante. Tsukamoto, proprio per via dei punti in comunce con il Cronenberg prima maniera di cui si diceva, è stato a lungo definito, un po' riduttivamente, "il Cronenberg del Sol Levante". A riprova della sua autonomia, però, ci sono 2 titoli piuttosto significativi: la singolare favola fantahorror di Le avventure del ragazzo del palo elettrico, un mediometraggio bizzarro e, direi, commovente e il sublime Tokyo Fist, essenziale, gelido e spietato nella forma visiva come il paesaggio di relazioni umane che dipinge. Scusate ma, quando si parla di Shinya, vengo posseduto dallo spirito mediatico di Ghezzi... Elvezio, è un fenomeno EVP?
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