Irene ha ventisei anni, vive a Roma e per mangiare svolge un’attività piuttosto singolare: si occupa, insieme ai due fratelli titolari dell’ “Agenzia Carnacki”, di fare da guida attraverso i luoghi infestati della capitale a turisti, curiosi o semplici desiderosi di emozioni forti.
Ville abbandonate, case di campagna in rovina, oppure anonimi appartamenti in cui sono avvenuti tremendi fatti di sangue; insomma ce n’è per tutti i gusti, basta che il pubblico pagante si diverta quanto basta, possibilmente senza rischiare infarti o peggio.
Ma, direte voi, come si fa ad avere il controllo su queste cose? É semplice, basta avere le “conoscenze giuste”. E Irene ce le ha indubbiamente; infatti può contare sull’aiuto sovrannaturale di Giada – la sua ex ragazza tragicamente perita tempo prima – che, invisibile a tutti tranne che all’amica, si diverte a creare gli “effetti speciali” (grida, oggetti che si spostano, rumore di passi) che rendono memorabili questi singolari tour del brivido.
Detta così sembrerebbe quasi una storia scanzonata e che si presta a notevoli risvolti comici, ma in realtà (e qui sta la bravura dell’autrice) questo è un romanzo cupo, angosciante e disperato, col cuore che sanguina tristezza e malinconia a ogni riga.
E se poi accade che Irene si imbatta davvero in situazioni in cui si palesino strane presenze, e per giunta delle più pericolose, ecco che il tutto si complica maledettamente…
Lucia Patrizi mette su carta una trama che mescola con sapienza horror, urban fantasy e una bella porzione di action ma soprattutto tanto amore.
Amore per moltissime cose, beninteso, non solo quello della protagonista per quello che le è stato strappato via in maniera crudele dal destino e il cui rimpianto aleggia in continuazione, ma anche amore per la musica (il rock anni 70 sugli scudi), i libri (bellissimo omaggio a “Urania”), cinema (Star Wars, John Carpenter), per la città di Roma (splendida la descrizione di alcuni suoi scorci meno noti) e per la bicicletta. Sì, perché è proprio grazie alla passione per le due ruote se le due ragazze si conoscono e iniziano a frequentarsi; a uscire, a chiacchierare fino all’alba e a innamorarsi infine.
Ma ribadiamo un concetto fondamentale: non aspettatevi una qualche sorta di paranormal romance in cui si cerca di strizzare l’occhio a un pubblico senza troppe pretese e già avvezzo alle innumerevoli e zuccherose storie di cui il genere abbonda.
Nightbird è un libro che, pur possedendo tutte le carte in regola per essere divorato in fretta vista la grande scorrevolezza con la quale è scritto, difficilmente vi lascerà leggeri.
Nightbird ha un’anima nera come il sangue rappreso e dall’inizio alla fine vi intrappolerà in una serie di eventi e situazioni che – per un motivo o per l’altro – vi terranno col fiato sospeso.
Merito indubbiamente di Lucia Patrizi, una penna capace di tratteggiare benissimo certe delicatezze e stati d’animo segreti, ma che all’occorrenza sa anche picchiare duro e sporcarsi le mani. Un’autrice di cui finora non avevamo mai letto nulla e perciò facciamo personale ammenda, ma ci ripromettiamo di recuperare presto anche altro di suo.
E infine diciamo grazie anche al meritevole e lungimirante lavoro che fa Acheron Books per darci, come sempre, la possibilità di conoscere autori tanto interessanti e tutti da scoprire.
NIGHTBIRD
di Lucia Patrizi
Copertina flessibile: 281 pagine
Editore: Acheron Books (5 aprile 2018)
Collana: Acheron Books
Lingua: Italiano
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