Independent Legions Publishing presenta La tana di mezzanotte, prima edizione Italiana del romanzo Midnight’s Lair (1988) di Richard Laymon.
Sinossi: Un gruppo di turisti si appresta a scoprire le meraviglie della caverna di Mordock, una grotta naturale scoperta agli inizi degli anni ’20, quando un improvviso blackout interrompe la gita. Sicuramente un guasto temporaneo destinato a risolversi in pochi minuti: questo è l’auspicio, ma il tempo passa e la luce non torna. Che fare? Risalire in superficie è impossibile, non resta che attendere i soccorsi o tentare un’altra via di fuga, la sola possibile, quella che si cela oltre il Muro di Ely, laddove in passato ha perso la vita una giovane donna. I più temerari decidono di abbatterlo, quel che non sanno è che così facendo dischiuderanno le porte dell’inferno. Un’avventura allucinante e claustrofobica nelle viscere della terra, alla scoperta degli antri più bui dell’animo umano.
Di seguito, un meraviglioso estratto del romanzo:
Stiamo andando alle scale, aveva pensato Kyle. Mi sta portando alla stanza di Darcy.
Ma il padre si era fermato proprio vicino all’ultima porta prima della fine del corridoio. Non aveva numero. In passato, aveva cercato di dischiuderla. Era la sola, in tutto l’albergo, a non aprirsi con il passe-partout. Papà gli aveva detto, parecchio tempo prima e più di una volta, che si trattava di un ripostiglio. Mi vuole chiudere dentro! Visto che ti piace tanto intrufolarti nelle camere, perché non passi un po’ di tempo qua dentro? L’uomo di era sfilato di tasca un portachiavi di cuoio. Era quello che gli aveva regalato per l’ultimo compleanno. Lo aveva sganciato. Appese a uno dei due gancetti metallici c’erano due chiavi identiche: una delle due era lucida, sembrava nuova. L’aveva liberata e sollevata davanti agli occhi di Kyle. Brillava come oro nella luce soffusa.
“L’ho fatta fare per te, per il tuo quindicesimo compleanno,” aveva sussurrato, ancora con quel tono teso. “Ma ho voluto tenerla da parte fino a essere certo che fossi pronto.”
“Pronto per cosa?” Kyle si era strofinato le mani sudate sui jeans.
“Ti ho visto uscire da quella stanza, stasera, e ho capito che è giunta l’ora.” “Non ho fatto niente.”
“Oh, ho idea di quello che stavi combinando. Lo facevo anch’io. Poi, un giorno, mio papà mi diede una di queste.” Aveva porto la chiave nuova a Kyle. “Su, apri.”
La mano di Kyle tremava così forte che la punta della chiave aveva graffiato la placca della serratura. Suo padre gli aveva preso la mano, gliela aveva tenuta ferma e l’aveva guidata verso la fessura. Kyle l’aveva fatta girare. Aprì la porta.
Aveva scorto tende rosse; una poltrona. Poi papà gli aveva dato una spintarella e lo aveva seguito all’interno, chiudendo la porta.
La stanzetta era scura, se non per un bagliore tenue che proveniva da dietro le tende. La mano del padre sulla spalla lo aveva condotto più avanti, facendolo voltare.
“Ora, non metterti a gridare o cose del genere,” aveva sussurrato il vecchio. In silenzio, le tende si erano scostate.
La mente del ragazzo si era messa a vorticare. Il suo cuore aveva preso a martellare e il fiato si era perso di colpo.
Si trovava a non più di mezzo metro da una finestra – o meglio, sembrava più un falso specchio, a figura intera, come quelli sulle porte dei bagni di tutte le altre camere. Questo, però era sulla parete.
Dall’altra parte del vetro, si vedeva l’interno di una camera.
La camera 115.
Le luci erano accese. Sul letto c’era la donna che aveva accompagnato a sedere allo Chalet, quella con il profumo Rose Blossom.
Le coperte erano ammassate sul pavimento, mentre lei si dibatteva sul lenzuolo.
“Si chiama Amy,” aveva detto il padre. “Amy Lawson.”
Era nuda.
Una larga fettuccia di nastro bianco le copriva la bocca. Aveva le mani legate con un filo per stendere, e le braccia tese sopra il capo e assicurate alla testata di ferro battuto. Aveva le gambe spalancate, legate all’altezza delle caviglie agli angoli del letto. Kyle l’aveva fissata. Non aveva mai visto una donna nuda dal vero. Nelle foto, sulle riviste… ma questa era autentica.
Era meglio di qualunque cosa avesse mai immaginato.
Gli sforzi di lei per liberarsi rendevano tutto ancora più eccitante. Si agitava, torcendosi e inarcando la schiena, tirando le corde. L’ampio seno ondeggiava e sobbalzava. Aveva la pelle lucida di sudore, scura e levigata dal sole, a parte una striscia candida che era stata protetta da un bikini. C’erano vaghe chiazze rossastre sul seno, sulle spalle e sulle cosce. Deve avergliele procurate papà, aveva pensato Kyle. Di sicuro era stato il vecchio a combinarle così la faccia. Aveva preso delle belle botte. Una guancia era turgida e rossa, e un occhio tanto gonfio che quasi non si apriva più.
“Metto sempre le più belle nella 115,” sussurrò il padre. “Qualche volta, solo per guardarle. Questa è arrivata da sola. Quando capita, offro loro il trattamento speciale. Cosa ne pensi?” aveva chiesto.
Kyle aveva mormorato: “Fico.”
Alessandro Manzetti ha inoltre accettato di raccontarci un aneddoto sul libro di Laymon:
Ann Laymon: Abbiamo visitato un sacco di caverne in tutto il paese, durante le nostre vacanze di famiglia. Questo ovviamente è diventato un grosso problema quando Richard stava lavorando su Midnight’s Lair (1988). Le Caverne di Howe, nello stato di New York, erano diverse da tutte le altre che avevamo visitato, che prevedevano semplicemente delle escursioni a piedi, per ammirare le stalattiti e le stalagmiti. Nelle Caverne di Howe invece abbiamo fatto un giro in barca su un fiume, nelle profondità della caverna. Le barche non si muovono su una pista, non è come a Disneyland. Alla fine del fiume, c’è un cascata. Una catena, o una corda, che attraversa il fiume, fa in modo che le barche non vadano oltre. Si sentiva il fragore delle cascate quando la guida ha girato la barca per tornare indietro.
dall'intervista di Alessandro Manzetti a Ann Marshall Laymon, moglie del compianto Richard Laymon; dal Saggio Monster Masters – I Segreti dei Maestri dell'Horror (Edizioni Cut Up, 2015), a cura di Alessandro Manzetti
Questa gita di famiglia ha ispirato 'La Tana di Mezzanotte' (Midnight's Lair) e inoltre nel romanzo l'autore ha creato un personaggio secondario, uno scrittore horror (un suo alter ego) che visita le caverne, con moglie e figlia piccola, pensando di trarne poi un romanzo horror. Proprio come è realmente accaduto.
L'autore: Richard Laymon, Chicago, 1947 – 2001. Vincitore del Bram Stoker Award® e di molti altri premi internazionali, ha pubblicato racconti, raccolte e romanzi, tra i quali: The Cellar (1980), Nightmare Lake (1983), Night Show (1984), Beware (1985), The Beast House (1986), Flesh (1987), Midnight’s Lair (1988), Funland (1989), The Stake (1990), Island (1991), Blood Games (1992), Dark Mountain (1992), Endless Night (1993), In the Dark (1994), Quake (1995), Bite (1996), After Midnight (1997), The Midnight Tour (1998), Along the Missing (1999), The Traveling Vampire Show (2000).
Dello stesso autore per i nostri tipi sono stati pubblicati, in lingua Italiana, il romanzo L’Isola (Island, 1991) e i racconti: Herman (Herman, 1996), La Morsa (The Grab, 1982), Vibrazioni (Good Vibrations, 1996) nell’antologia eBook I Sogni del Diavolo (Settembre 2015) e Un Buon Posto Segreto (A Good Secret Place, 1993) nell’antologia eBook Danze Eretiche – Volume 1 (Dicembre 2015). Dello stesso autore sono inoltre in programma, sempre per i nostri tipi, per pubblicazione tra il 2017 e il 2018, in lingua Italiana, in formato cartaceo ed eBook, i seguenti romanzi: The Beast House (1986), The Midnight Tour (1998) e Night in the Lonesome October (2001).
LA TANA DI MEZZANOTTE
di Richard Laymon
Independent Legions Publishing
Pubblicazione: Ottobre 2017
Titolo originale: Midnight’s Lair (1988)
Traduzione: Daniele Bonfanti
Revisione: Alessandro Manzetti
Proofreading: Miriam Mastrovito
Illustrazione di copertina: Giampaolo Frizzi
Formato Cartaceo ed eBook Pagine: 288
Lingua: Italiano
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