In quel del piccolo paesino di Bindo di Cortenova, in provincia di Lecco, Villa de Vecchi ci aspetta con tutto il suo carico di fascinoso decadimento, incastonata nel panorama mozzafiato delle montagne della Valsassina.
Edificata nel XIX secolo, la casa Rossa, così chiamata per via del suo colore originale, fu voluta dal conte Felice De Vecchi, aristocratico protagonista del Risorgimento italiano, e progettata da Alessandro Sidoli, eclettico architetto che fu capace di creare una dimora suggestiva e intrigante.
Ancora adesso di può osservare quello rimane del suo gusto bizzarro: la struttura dell'abitazione è del tutto inconsueta e sulle pareti o nelle piastrelle sono rimasti i segni degli originalissimi arabeschi che tutto ricoprivano, dai soffitti ai pavimenti.
Oltre ai tre piani e al sotterraneo, in parte ancora accessibili per i più coraggiosi che non temono crolli, la villa presenta un grande parco con alberi maestosi, in cui una volta si ergeva una magnifica fontana, a oggi misteriosamente scomparsa.
Dato che il Conte fu un attento collezionista d’arte, all'epoca del suo massimo splendore Villa de Vecchi era finemente arredata, con molti oggetti provenienti da varie parti del mondo.
Fu un vero e proprio paradiso che gli eredi abbandonarono ufficialmente nel 1938.
Da questo momento comincia il decadimento: la villa fu abitata da alcuni sfollati, poi fu acquistata da varie famiglie, per essere del tutto dimenticata e lasciata in balia di predoni e vandali.
Il disfacimento non farà altro che accresce la sua fama (mondiale dato che è apparsa sull'importante sito americano Buzzfeed) di luogo maledetto.
Oggi è una delle case infestate più famose del mondo.
La sua leggenda è legata alla presenza di fantasmi che amano la musica.
Si dice, infatti, che in alcune sere si senta chiaramente il suono di un pianoforte arrivare da questo luogo abbandonato. Il pianoforte in questione è ancora all'interno della casa ma certo non si può suonare, è completamente distrutto.
Ma lo spirito musicista non è da solo!
Durante le notti del solstizio d'estate e quello d'inverno si può udire un greve lamento femminile. Si tratterebbe dell'amante del conte, morta, forse, assassinata dentro la casa.
Le leggende popolari raccontano che nel corso degli anni ci siano stati vari suicidi all'interno della Villa Rossa e, anche se probabilmente niente è vero, la nomea di luogo infestato da crudeli e irrequieti spiriti si è indissolubilmente legata alla casa, tanto da richiamare l’attenzione persino di Aleister Crowley, il fondatore del moderno occultismo e noto satanista, che vi soggiornò per alcune notti. I suoi pazzi seguaci utilizzarono la casa e l'adiacente dimora dei custodi (anch'essa è in completo stato di abbandono) per riti orgiastici e messe nere durante le quali sarebbero anche stati commessi dei delitti e dove si manifestò persino il demonio, che invocato dalla setta, ma evidentemente disturbato dalla cosa, fece a pezzi tutti i partecipanti.
Una visita a questa infestatissima dimora è decisamente consigliata, basta prestare attenzione ed evitare gli spazi più pericolosi.
Nonostante l'accesso vietato rimane meta di numerose persone incuriosite dalle storie di fantasmi e dalle leggende, ma è anche meta di appassionati di fotografia e di montagna dato che nelle vicinanze potrete sia passeggiare nel verde sia gustare qualche tipico piatto della valle.
Trovarsi da soli nell'arcana magione è pratica impossibile ma osservando le stanze e i dettagli degli interni sarà facile sentirsi pervadere dal sovrannaturale.
Sia di giorno che di notte l’effetto di tensione e mistero che regala Villa de Vecchi è notevole: inquietudine e turbamento non mancano, certo sentirete freschi brividi di paura scorrervi lungo la schiena se sarete abbastanza coraggiosi da avventuravi tra gli spettri!
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