Il Castello di Trezzo sull'Adda oltre a essere stato tra i più importanti castelli milanesi è uno dei posti più infestati d'italia!
L'imperatore Federico Barbarossa, i fantasmi dei guerrieri medievali, quello della povera figlia del temibile signorotto Bernabò Visconti, ci sono decide di spettri pronti a mettervi i brividi durante la refrigerante passeggiata alla scoperta del maniero!
La fortezza fu costruita nel medioevo a difesa di un ponte su una grossa via commerciale e data la sua posizione strategica fu fortemente contesa, prima tra Federico Barbarossa e la città di Milano e poi fra i Visconti e i Torriani.
Più volte fu distrutto e sempre ricostruito. Oggi sono ancora agibili solo il cortile, le segrete, parte delle mura e la torre.
Il castello sorge sopra una pittoresca ansa del fiume Adda che ne preservava tre lati, mentre il quarto era protetto dalla spettacolare torre quadrata di 42 metri, sulla quale si può salire e godersi la vista sulla pianura e sul fiume.
I resti visitabili sono quelli della costruzione del 1370, voluta da crudelissimo Bernabò Visconti, signore di Milano, che visse qui fino al 1385.
Successivamente conquistato da altre nobili famiglie, nel 1800 comincia il lento declino della magione, fino a essere del tutto abbandonata e usata come cava di arenaria per nuove costruzioni.
Ma se gli esseri umani se ne andarono, i fantasmi proprio no!
Sinistre presenze di dame irrequiete e spettri di ogni periodo storico ne hanno fatto una meta imperdibile per gli appassionati del mistero e dei ghost tour!
La Pro loco di Trezzo è attivissima sotto questo aspetto, organizza sedute spiritiche al chiaro di luna, notturne alla cacce agli spettri e gotici spettacoli teatrali.
Anche il percorso diurno è interessante e gioca con l'ambigua fama dl posto: ai racconti storici si mescolano terribili e sanguinose leggende.
Quattro passi nel castello permettono di immergersi completamente nelle stranezze!
La prima, sia cronologicamente sia nella visita guidata, è nella tomba Longobarda presente nel parco. Qui è sepolto il gigante Rodchis, un guerriero dalle dimensioni sovrannaturali, il suo scheletro misura 2 metri e 40. Per poterlo mettere nella tomba le sue gambe sono state spezzate.
La passeggiata prosegue lungo l'infestatissimo giardino, zeppo di fantasmi e storie di sangue.
Lungo i ruderi di quello che fu la splendente magione troviamo due antichi pozzi, uno molto profondo e pieno d'acqua, molto suggestivo, e uno bellissimo in pietra.
Entrambi furono scenario di violenza e crudeltà.
Dovete innanzitutto sapere che il signore del castello, Bernabò Visconti fu un uomo senza cuore e senza pietà. La sua primogenita, obbligata a sposare un uomo molto vecchio, si innamorò di uno stalliere. Quando gli amanti furono scoperti la ragazza fu gettata viva nel primo pozzo e lui ucciso mentre cercava di difenderla. La dama appare ancora la notte urlando il suo dolore.
Nel secondo pozzo in pietra, l'acqua non c'è mai stata. Il Visconti fece montare sul fondo affilate lame per far infilzare gli ospiti sgraditi!
Anche i lamenti di queste anime riempiono l'aria nelle notti d'inverno.
Oltre a questi sventurati, si manifesta spesso a Trezzo anche l'attivo fantasma di Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, che appare in molti dei luoghi dove ha vissuto!
In questo castello sta forse cercando, o proteggendo, il suo tesoro che si racconta essere sepolto in qualche punto imprecisato del parco.
Ora la visita porta nei posti più freschi, areati del castello, e ovviamente anch'essi pieno di arcani misteri: i sotterranei!
Forse hanno un tantino esagerato con le leggende dato che qui, tra camere di tortura e magazzini segreti le anime disperate sarebbero più dei turisti!
D'altra parte, visto il carattere furioso e il trattamento che prima dicevamo per gli sgraditi, immaginate un po' cosa faceva Bernabò ai veri e propri nemici!
Torture indicibili e cattiverie estreme tra le quali spicca quella della inquietante e strettissima stanza della goccia.
I sotterranei erano spazi ricavati da grotte naturali molto umide, era normale che dai soffitti scendessero gocce in continuazione, ma in questo punto preciso i prigionieri venivano immobilizzati ed attendevano una morte orribile mentre la goccia eterna scava atrocemente il loro cranio.
I loro spettri irrequieti sono tutti ancora qui e fanno apparire sulle mura agghiaccianti macchie rosse: il loro sangue che sgorga dalla roccia. L'effetto è incredibilmente suggestivo ma in realtà si tratta di rocce che contengono rame.
E non è tutto, lo stesso Bernabò morì in una di queste stanze, prima imprigionato e infine avvelenato dal nipote Gian Galeazzo Visconti.
E si, anche il suo nervoso fantasma vive qui.
Riuscendo all'aperto del ventilato giardino pieno di piante, scopriamo altre presenze.
Durante la seconda guerra mondiale, alcuni soldati tedeschi dormirono nel castello. Durante la notte furono destati da altri soldati in antiche armature che li invitarono al banchetto del loro Signore a bere e a mangiare. La mattina dopo i tedeschi pensarono di aver sognato, ma parlando tra loro scoprirono di aver fatto tutti quanti lo stesso sogno!
Dunque pensarono di essersi imbattuti nei fantasmi dei soldati di un antico esercito.
L'ultima parte della visita è alla torre e al suo immancabile fantasma!
Una notte una castellana che non poté sposare il suo amore si buttò di qui e ogni notte il suo spettro si ributta e così sarà per sempre.
Il panorama dall'altro dei suoi 42 metri è meraviglioso e permette di guardare all'interno di una serie di inquietanti stanze, ancora inesplorate, del castello.
Quest'estate non fatevi mancare questa camminata tra fantasmi e brividi!
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