Cronodramma, Dylan Dog numero 365 è un albo praticamente perfetto!
La lettura è coinvolgente, piacevole e diverte in ogni sua sfumatura. Soggetto e sceneggiatura sono di Carlo Ambrosini che si è occupato anche delle illustrazioni, affiancato dal collega Werther Dell’Edera.
Il risultato è entusiasmante. Cronodramma è uno dei migliori albi di sempre, soprattutto nella qualità dei disegni. Partendo proprio dalla copertina di Gigi Cavenago che è semplicemente fantastica. Un disegno che cattura l'attenzione di chiunque lo veda, raggiungendo a pieno il suo scopo di cover. I colori sono sgargianti e ben dosati. È piena di dettagli, colpisce ed emoziona, inquadrando la vicenda nei suoi punti salienti. È una copertina che si fa sentire oltre che vedere, è inquietante e ci porta in mondo onirico. Bellissimo il particolare a destra, del maggiolone, tra ombre e colori freddi, che rievoca la metafisica dei quadri di De Chirico, con tanto di zona industriale! Dylan appeso alle lancette dell'orologio, e dunque al tempo, fa venire il primo brivido dell'albo. Altra rivelazione della copertina è il ritorno del diabolico Arlecchino di Ambrosini, che trovammo in Una nuova vita, albo 325, scritto sempre da lui.
La trama è relativamente semplice: una giovane ereditiera convoca Dylan perché perseguitata da un fantasma. L'indagine si svolgerà tra diavoli, inferni e spettri. Horror puro! Ambrosini è un grande sceneggiatore. La storia è sofisticata e filosofica, come è nel suo stile: al centro di tutto c'e' il Tempo, il suo scorrere e la percezione che l'uomo ha di tutto questo. La forza dell'esposizione sta nell'intreccio, elegante e misterioso, dello spazio e del tempo che si fondono e confondono. L'originalissima idea di disegnare l'albo in due, lo rende unico: Ambrosini e Dell’Edera si alternano nei due tempi, uno reale e uno fantastico, della vicenda, il che permette uno sviluppo più intricato e interessante degli eventi, mantenendoli chiari da seguire grazie all'alternanza visiva. Sembra una danza di vignette differenti che si mescolano perfettamente: il tratto graffiato e poco definito, magico e cattivo, di Ambrosini dà alla storia tutta la forza che merita. Mentre Werther gli si alterna usando tanto bianco, un tratto leggero e chiaro. Il contrasto è notevolissimo. L'apice dell'esperimento, che non è mai stato fatto in questi trent'anni di Old Boy, è la tavola di pagina 83. Una singola tavola disegnata da entrambi gli autori: due Dylan, due spazi e due tempi che si scontrano. Fenomenale e poetico.
Ulteriore merito dello sceneggatore è un Grouco perfetto. Non lo si vedeva così in forma da molto tempo. Resta un personaggio centrale per tutto l'arco narrativo, le battute sono super e come dice Sclavi, fare bene Grouco è la cosa più difficile, e in questo caso perfettamente riuscita.
L'unico neo del albo è il Dylan Dog Horror Club, di Roberto Recchioni, che stona con la perfezione del lavoro totale. In poche righe presenta un refuso e purtroppo, poca chiarezza. Compare la copertina di un disco degli Iron Maiden: si può immaginare che parli dei tranelli del tempo, ma non e' spiegato in alcun modo.
Per concludere, Cronodramma è una bella storia che merita di essere letta. In questo albo c'è tutta l'essenza di Dylan Dog ed è raccontato e disegnato nel migliore dei modi possibile: imperdibile!
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