Da alcuni mesi Grant Morrison ha assunto il ruolo di capo redattore della nota rivista Heavy Metal sulla quale sarà pubblicato, a partire da fine dicembre, il suo ultimo lavoro: The Savage Sword of Jesus Christ. Protagonista del fumetto un inedito Gesù Cristo in versione Conan il Barbaro.
Durante un’intervista a Vulture, Morrison ha dichiarato che The Savage Sword of Jesus Christ, che sarà disegnato dai Molen Brothers, è un’idea che risale al 1990, anno di realizzazione di The New Adventures of Hitler.
Queste le dichiarazione di Morrison:
“Questo fumetto è nato come un sequel di The New Adventures of Hitler, che realizzai negli anni Novanta con Steve Yoewell. All’epoca avevo fatto molto di lavoro di ricerca ed ero incappato in questa interessante revisione nazista della figura di Cristo: trasformarlo dal gentile e compassionevole messia ebraico in un violento e brutale ariano. Già allora avevo capito il potenziale narrativo, ma ci sono voluti venti e passa anni. Oggi, quella storia vede la luce in un contesto decisamente più pertinente.
Viviamo in un’epoca in cui persino le storie più pacifiste vengono pervertite e rese catalizzatrici di violenza e caos. In un mondo in cui il concetto stesso di bugia è tragicamente sottovalutato, in cui la cultura della celebrità è chiaramente più forte della verità, in cui ogni narrazione può essere piegata alla veicolazione di messaggi anche contraddittori, siamo di fronte alla concretizzazione di quel che i nazisti volevano fare col Vangelo.
Ovviamente potremmo parlare di qualcosa di importante e specifico appena accaduto negli USA che dimostra tutto questo, di un particolare barbaro biondo/arancione, ma voglio mantenere uno sguardo più ampio. La verità è vittima del modo in cui funziona internet e funzionano i media, e il modo in cui certi personaggi hanno saputo calpestare i fatti per renderli adatti a sé ne è la dimostrazione.
Goebbels usava la radio e il cinema per veicolare ogni genere di messaggio, il primo a capire che la risposta emotiva a un’immagine o a un suono può cambiare le persone e il loro modo di pensare. Il tutto, per convogliare messaggi semplificati. Quello che stiamo vivendo oggi nasce da lì, ma adesso abbiamo una tecnologia terribilmente più avanzata, sofisticata, massiccia, e il contributo di specialisti della comunicazione e psicologi.
Io non ho un telefono. Sono uno scrittore freelance che lavora da casa e tendo a non averne bisogno. Mia moglie si occupa dei miei affari. Lei ha il telefono, quindi ho la fortuna di essere quasi estraneo a queste dinamiche. Non ho nemmeno un indirizzo email, eppure sopravvivo senza troppi problemi. Diciamo che, quindi, ho una prospettiva esterna sull’argomento.
Non uso granché internet, se non quando sono qui negli Stati Uniti, quindi quattro mesi all’anno. E in genere lo uso per fare ricerche. A casa, in Scozia, non riesco nemmeno ad avere una connessione nella stanza in cui lavoro, che sta in un vecchissimo edificio storico. Medito, guardo gli alberi, oppure le papere nel laghetto vicino.
Tornando alla storia del Gesù nazista, comunque, non era frutto né di Goebbels né di Hitler, ma entrambi avevano ben presente il valore politico del controllo sulla religione, così come i Romani, che si appropriavano degli dei dei popoli che conquistavano e li facevano propri. Per controllare le persone, bisogna manipolarne sogni, miti, storie.
Certo, non si erano spinti fino a un messia barbarico con la spada in mano, questa è una mia innovazione. Suggerivano semplicemente che fosse ariano, non originario del Medio Oriente, proveniente del nord dell’Europa, biondo, con gli occhi blu. Prendevano alla lettera la frase del Vangelo di Matteo, in cui Gesù diceva di non essere venuto a portare la pace, ma la spada. Qui la base per il loro revisionismo.”
La serie farà il suo esordio nel numero 284 di Heavy Metal, in uscita a dicembre.
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