Un gran numero il diciannovesimo albo del mondo tutto colori della collana Dylan Dog Color Fest, che è sempre un tripudio di colori esaltanti, tra disegni caricaturali e forme bizzarre.
Favole Nere si presenta con la bellissima copertina di Jessica Cioffi, un'illustrazione essenziale, dai colori sfumati e leggeri che fin da subito ci cala nel suggestivo mondo delle antiche favole.
Diviso in tre storie magiche, il numero 19 si apre con una piccola perla.
La ragazza che moriva ogni notte, soggetto e sceneggiatura di Mauro Uzzeo, disegni di Alberto Pagliaro, è un dolce e soave viaggio nella malinconia e nei sentimenti. Il sangue non manca ma l'orrore è l'angoscia di Kora, la ragazza che notte dopo notte continuerà a morire senza sapere perché. Colpa d'un diavolo innamorato e molto romantico. Ad aiutarla a far chiarezza, un Dylan particolarmente ironico che incontrerà di nuovo La Morte, divertentissima e con un nuovo, strepitoso look! I disegni sono tra i più belli visti in queste edizioni del color fest, raffinati e coinvolgenti, molto caldi e anche brillanti e umoristici.
A seguire La regina di polvere e stracci.
Con soggetto e sceneggiatura di Federico Rossi Edrighi e disegni di Isabella Mazzanti, questa fiaba ci racconta di un posto favoloso, nascosto tra il grigio londinese. Un regno fantastico di farfalle, colori ed armonia di luci, dove vive una piccola regina, Maeve, circondata da animali spettacolari e da fiori meravigliosi. Un vero paradiso che occhi normali non riescono a vedere. La stessa regina, nel nostro mondo, appare come la piccola fiammiferaia, vestita di stracci. Dylan diventerà paladino di questo luogo assediato da coloratissimi, ma crudeli, mostri senza scrupoli.
Chiude questo ciclo di favole Il tuo amore, il mio odio, sceneggiato e disegnato integralmente da Nicolò Pellizzon.
Dylan è chiamato ad indagare su una serie di suicidi avvenuti in un collegio femminile, dove tra voci misteriose e antiche maledizioni, si sta consumando una diabolica vendetta d'amore. Un’ aria opprimente e una pesante inquietudine riempiono ogni vignetta. Turbamenti ed angosce sono ottimamente resi dai colori e dai tratti dei disegni che sono forti, suggestivi e finalmente anche paurosi. I bizzarri occhi dei protagonisti e i loro volti turbati, sono toccanti ed incisivi. È la fiaba più squisitamente horror di quest' appuntamento con il colore della paura. Bellissima.
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