“Se si vuole conoscere Baudelaire” scrisse Théodore de Banville “lo si troverà interamente nel libro che gli ha consacrato Charles Asselineau.”
Scritta all’indomani della morte di Charles Baudelaire, questa biografia è la prima a rivelarne il genio poetico. Unito a lui da una fraterna amicizia, Asselineau ci restituisce Baudelaire in tutta la sua toccante e stupefacente umanità. Tra le passeggiate parigine e i rapporti con scrittori, editori e artisti, l’autore ne ripercorre in presa diretta la parabola letteraria ed essenziale: dagli esordi stravaganti del giovane dandy alla folgorazione per Edgar Allan Poe; dalla pubblicazione de I fiori del male all’umiliazione del processo, dall’esilio volontario a Bruxelles alla malattia che condurrà precocemente alla morte.
Alla biografia viene alternato un primo studio critico della sua opera, che segnò l’irruzione della modernità nella cultura del tempo, delineandone i soggetti, i luoghi, le forme e, per certi versi, il destino. Chiude questa prima edizione italiana una raccolta di aneddoti baudelairiani, una selezione epistolare e un’appendice iconografica.
Sull’autore
Charles Asselineau (1820 – 1874) fu letterato, critico d’arte, novelliere e bibliofilo. Il suo nome, tuttavia, rimarrà per sempre legato a quello dell’amico Charles Baudelaire, di cui curò, assieme a Théodore de Banville, le OEuvres complètes (1869) e a cui dedicò la prima biografia critica, Charles Baudelaire, sa vie et son oeuvre, pubblicata da Alphonse Lemerre nel 1869.
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