A quasi ottant’anni Joyce Carol Oates non smette di stupire, il suo ultimo lavoro, Jack deve morire, si è infatti rivelato il più bel thriller degli ultimi anni.
Il protagonista è Andrew J. Rush, scrittore di thriller di successo, integerrimo padre di famiglia e autore di romanzi trash firmati con lo pseudonimo di Jack of Spades, il quale diventerà un pensiero talmente ossessivo da impossessarsi dell’io narrante portandolo lentamente verso la schizofrenia omicida e autodistruttiva.
In Jack deve morire ci sono le ossessioni per il doppio di Dostoevskij e di Shakespeare, riferimenti a Edgar Allan Poe e Mary Shelley, e ancora a Stevenson, a Goethe, a Mann e Oscar Wilde.
Joyce Carol Oates racconta la parte oscura che c’è in ognuno di noi, il buco nero di ciò che avremmo potuto essere e non siamo perché anziché il patto con il diavolo abbiamo stipulato un patto sociale.
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