Ciao, Federico. Il Fright Fest di Londra è terminato. Che tipo di atmosfera hai percepito intorno al tuo film, e che differenze hai notato rispetto alla tua prima incursione con Shadow, qualche anno fa?
E' stata una bellissima esperienza. L'atmosfera e' stata folle.. come di solito accade per il giallo all'italiana. Al di là degli apprezzamenti generali, ho notato sul grande schermo alcune cose che voglio perfezionare. Voglio stringere un po' alcuni momenti e renderli più scorrevoli, eliminare qualche dialogo palloso e accorciare il prefinale. Credo che dopo questi ritocchi il film sarà una bomba. Soprattutto sugli omicidi e le scene di sesso il pubblico è rimasto senza fiato.
E tu invece? Con quale spirito sei arrivato al Festival? So che avevi molta voglia di far vedere che l'Italia dell'horror esiste... e che non è inferiore alle produzioni estere.
Sono stato accolto benissimo, ovviamente come per tutti i film alcuni lo hanno amato profondamente mentre ad altri ha fatto cagare perché troppo folle e fuori da ogni schema, come poi un giallo italiano dovrebbe essere. Di fatto mi hanno posizionato in uno slot fantastico del festival, trattato con rispetto e stima. Stesso vale per i Manetti che erano lì con due film. L' italia e' tornata e non ha nulla da invidiare a nessuno. Ora tocca al pubblico andare a vedere i nostri film e soprattutto smetterla di comportarsi come i vecchietti del Muppet Show... in finestra nei forum a ridere e criticare tutto senza fare nulla di propositivo. All'estero si divertono a vedere i film, anche se hanno dei difetti, da noi parte subito il tiro al piccione e poi tutti a scaricare gratis. Se c'è una cosa che mi ha davvero rotto i coglioni è l' atteggiamento generale di "piagnoneria" rispetto ai giorni che furono. La nostra generazione deve smetterla di essere nostalgica e mentalmente rinunciataria. Altrimenti beccatevi Pieraccioni, Natale a Corcumello e tutte le varie commediacce che escono. Il pubblico di quei film... va al fottuto cinema. Belli o brutti che siano i film. E questo fa una grande differenza.
Shadow ha generato molti dibattiti, anziché critiche sterili, ma forse perché si intravede in te la possibilità di riaccendere l'attenzione su un certo tipo di cinema, che sia l'Italian Giallo o l'Horror più in generale. Ti senti un po' addosso l'onere e l'onore di essere stato indicato come uno di quei registi che possono fare la differenza per questa nicchia di mercato?
Quello che faccio lo faccio per passione, non certo per cercare il consenso. Quando decisi di lanciarmi nell' horror persino i miei amici piu' cari si affrettarono a sconsigliarmelo. E la cosa aveva un senso.
Chi mai prenderà in considerazione quel romanticone, canzoniere di Zampaglione? Questa era la domanda. Però io amo l'horror e ho deciso di farlo comunque. Mettendo a rischio anche la mia carriera di musicista e la mia credibilità in generale. Se Shadow fosse stato una merda, sarei finito a vendere calzini e cinte di finto coccodrillo, dietro una bancarella fuori da un supermercato. Ma a me piacciono le sfide, il combattimento.
Riguardo al dibattito e alle differenti reazioni posso dirti solo una cosa: ma viva Dio!!! La differenza di opinioni è alla base dell'arte e senza i contrasti diventerebbe tutto di una noia mortale. Lasciati dire una cosa: amo i miei fans, ma amo anche tanto i miei haters. Sono in fondo le due facce di chi ti segue.
Come è venuta fuori l'idea del Tulpa? È stata tutta farina del tuo sacco o c'è lo zampino di Giacomo Gensini, tuo sceneggiatore di fiducia?
Il soggetto è di quel folle sadico di Sacchetti, poi lo abbiamo messo in sceneggiatura con Giacomo Gensini, uno scrittore che adoro e con cui mi piace litigare fino alle botte. Mentre scrivevamo i vicini hanno sentito le nostre urla a ogni ora del giorno e della notte. Neanche avessero avuto come vicini i Firefly.
Il film è prodotto dalla IDF – Italian Dream Factory di Maria Grazia Cucinotta. Be', siamo curiosi: come è nato questo sodalizio? E come ha reagito la produttrice all'idea di realizzareun film del genere?
Avete visto come vanno le cose? Pure persone insospettabili possono appassionarsi a un horror. E anche Mariagrazia, come me, ha deciso di fare outing.
Per Michele Placido si tratta del primo film horror, se non sbaglio. Puoi raccontarci qualche aneddoto? Come lo hai coinvolto nel film?
Avevo chiamato Federica Vincenti, sua moglie, per un ruolo. Michele per curiosità ha letto il copione che avevo dato a lei e se ne è innamorato. È un attore di pancia, selvaggio, senza regole ma di grande istinto e cuore.
Devi saper cogliere da lui sfumature e accenti e se lo sai gestire diventa un'arma. Tutti quei critici cinini e snobbetti, che usano il fatto che negli horror non ci sono mai star, in quanto genere di serie b, stavolta saranno costretti a rimangiarsi la parola e ad ammettere che le cose stanno cambiando.
C'è stato qualche film dell'orrore, prodotto all'estero, nell'ultimo anno, che ti è piaciuto particolarmente?
Direi The Kill List, ora aspetto con ansia il ritorno del vecchio Rob Zombie che adoro... credo che il nuovo film sia particolarmente interessante. Anche se qualche tempo fa mi divertii a provocarlo sul suo sito dicendogli "No more remakes buddy, step up with some shit on your own. Federico Zampaglione ". Credo abbia rosicato perché hanno cancellato il post.
Avete in mente di parteciperai ad altri Festival?
Certo!!! Il Frightfest è stato il primo test per vedere come andava il film, fare migliorie e prepararsi per un lungo, lungo viaggio. Verso il mondo intero. I fans del giallo sono tantissimi. Ho solo un enorme problema: sono andato a ruota di quei pazzi invasati dei Manetti e non credo riuscirei più a divertirmi a un festival senza di loro. Mi divertivo sadicamente a mandargli messaggi deliranti, raccontargli notizie catastrofiche che dicevo di aver sentito in giro su di loro, salvo poi dirgli che li stavo prendendo per il culo. Marco ha abboccato a ogni mio singolo scherzo. Detto questo sono due cari amici e stanno sputando il sangue per ridare vita al genere, e al di là di tutto Wang e' un piccolo gioiello di fantascienza.
Quando uscirà Tulpa in Italia? Ci sarà una versione censurata?
Tulpa uscirà quando la IRIS potrà farlo uscire, immagino a inizio 2013. Speriamo di riuscire a distribuire il film al meglio e portare a casa due lire. Non tanto per me, quanto per alimentare il business intorno all'horror italiano. Ma questo dipenderà molto dai nostri amici lì fuori. Il pubblico, come diceva il buon Sordi, è sovrano.
Puoi darci qualche anticipazione sul tuo prossimo film?
Quale film? Non ce n'è nessuno. Tulpa mi ha spappolato il cervello. Ho incubi a rotta di collo e immagini devastanti mi vengono a cercare anche sotto all'ombrellone.
Mi devo davvero riprendere... poi aspetterò l'incubo giusto e allora si vedra'.
Grazie per averci tenuto compagnia.
Ciao amici del terrore. Che Dio vi protegga.
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